“Analisi criminologica del bombarolo di Roma”

Nelle ultime settimane, plichi esplosivi a basso potenziale offensivo sono stati inviati a Roma e in provincia, alcuni non hanno raggiunto i destinatari perché sono stati intercettati nei centri di smistamento. L’ultimo plico è stato recapitato a Cologno Monzese. L’uomo che l’ha ricevuto ha dichiarato: “Ero un po’ titubante nell’aprirlo perché sapevo di non aver ordinato nulla per posta e ho visto inoltre che il pacco non era nemmeno simile a quello di un corriere, ma il mittente era il comune del luogo dove sono nato, quindi ho iniziato a scartarlo. Quando ho notato quella scatola di legno che spuntava dalla carta, ho capito però che c’era qualcosa di anomalo, mi sono bloccato e ho afferrato il telefono per chiamare il 112”. Una delle buste esplosive è stata inviata all’avvocato di Erich Priebke, un’altra ad un ex militante di CasaPound. Quattro donne sono rimaste ferite nell’esplosione di altrettanti pacchi.

 – Dottoressa Franco, esiste un profilo del bombarolo seriale riconosciuto internazionalmente?

Il bombarolo seriale è generalmente un soggetto di sesso maschile con tratti dei disturbi di personalità del cluster A, B e C (antisociale, ossessivo-compulsivo, paranoide e schizoide). E’ un perfezionista, molto organizzato e attento ai dettagli, parsimonioso, ossessionato dall’ordine e dall’igiene, ostinato. Per un periodo trae piacere dal semplice fantasticare l’attentato dinamitardo, poi dal pianificarlo e metterlo in atto. E’ un solitario. Chi lo conosce lo considera un tipo “strano”. E’ un soggetto incompetente da un punto di vista sessuale. E’ privo di empatia. Segue con attenzione le notizie diffuse dai Media su di lui e gode del fatto che la gente abbia paura dei suoi ordigni. Prova rancore nei confronti della società che, a suo avviso, lo ha ingiustamente escluso ed è spesso mosso dall’intimo convincimento di essere paladino di un nobile causa.

 – Dottoressa Franco, come si fa a catturarlo?

Nella cosiddetta “caccia all’uomo“, gli inquirenti devono soprattutto coinvolgere i cittadini delle aree interessate dagli attentati invitandoli a segnalare e documentare tutto ciò che gli appare sospetto. I bombaroli sono stati spesso identificati grazie alla collaborazione di familiari e conoscenti. Uno su tutti il famoso Unabomber. Theodore Kaczynski fu catturato dopo che la stampa diffuse il suo manifesto, “Industrial Society and Its Future”, e sua cognata e suo fratello David gliene attribuirono la paternità.

 – Riguardo al più recente bombarolo di Roma, che ha cominciato a colpire dal primo marzo 2020, si è parlato di pista anarchica.  Dottoressa, che idea si è fatta in merito?

Il bombarolo di Roma è un singolo che ha inviato molteplici pacchi bomba per “sviare” le indagini ma che, in realtà prova un forte rancore nei confronti di uno solo dei destinatari dei pacchi esplosivi. Uno dei pacchi bomba, quello individuato nel centro di smistamento di Ronciglione era destinato a Francesco Chiricozzi, un ex militante di Casapound che, nel novembre scorso, è stato condannato in primo grado a tre anni per uno stupro di gruppo, mittente farlocco, l’avvocato Mazzatosta, difensore del coimputato Riccardo Licci. Con tutta probabilità, il bombarolo di Roma ce l’ha proprio con Francesco Chiricozzi, e ce l’ha con lui o perché conosce la vittima dello stupro o perché lo odia a causa della risonanza mediatica che ha avuto il caso e perché ritiene che la condanna sia stata lieve.

Infatti, il fatto che il bombarolo di Roma abbia inviato il pacco pochi mesi dopo le condanne e conosca il nome dell’avvocato del coimputato del Chiricozzi potrebbe non essere un caso. Aggiungo che, nel novembre scorso, dopo la sentenza, gli avvocati di Licci e Chiricozzi vennero minacciati: “Ma gli avvocati sono i peggio”, “i due vanno condannati in base alle leggi, vanno puniti, ma chi andrebbe arrestato seduta stante deve essere l’avvocato”, “Lasciateli al popolo, saprà fare giustizia più di quella togata… non dimenticate il legale che andrebbe anche radiato” e “io metterei in galera pure gli avvocati che favoreggiano sti maledetti difendendoli”.

  – Dottoressa, come possono evolversi le cose?

Il bombarolo di Roma potrebbe smettere, ma potrebbe anche colpire ancora per continuare a trarre piacere dalla risonanza che i suoi attentati hanno, in questo caso potrebbe sperimentare nuovi ordigni. E poi c’è il rischio che un copy cat, in cerca delle sue stesse gratificazioni, possa emularlo.

Fonti

Foto pacco: http://www.tusciaweb.eu/2020/03/unabomber-colpisce-ancora-lombardia-dodicesimo-pacco-bomba/

Intervista di Paolo Mugnai


Ursula Franco è medico e criminologo, è allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis, si occupa soprattutto di morti accidentali e incidenti scambiati per omicidi e di errori giudiziari. È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi.