“Il denudamento paradosso ed il letargo terminale”
La psicosi, definita volgarmente ‘esaurimento nervoso’, è una patologia psichiatrica ad eziologia multifattoriale, a modalità d’esordio variabile, che si differenzia da soggetto a soggetto per sintomatologia, gravità e prognosi. L’età d’insorgenza è variabile, la psicosi colpisce fino al 3% della popolazione, senza distinzione tra i sessi.
La psicosi può essere primaria o secondaria a patologie quali tumori o cisti cerebrali, morbo di Parkinson, demenza di Alzheimer, alcuni tipi di epilessia, malaria, sifilide, HIV, ischemia cerebrale, sclerosi multipla, encefalite virale, sarcoidosi, LES etc, etc. L’intossicazione cronica da alcol e l’uso di droghe, di metanfetamine in specie, possono indurre crisi psicotiche (substance induced psychotic disorders). Altre forme di psicosi sono quella post partum e quella che segue ad un’anestesia (post anaesthetic and post operative psychosis).
Soggetti diversi sviluppano crisi psicotiche caratterizzate da un diverso set di sintomi, sintomi che possono essere grossolanamente suddivisi in due categorie, positivi e negativi. Sono sintomi positivi: i disturbi della forma del pensiero (alterazioni del flusso ideativo, incoerenza, alterazioni dei nessi associativi, eloquio disorganizzato), i disturbi del contenuto del pensiero (deliri), i disturbi della senso percezione (dispercezioni ed allucinazioni uditive, visive, olfattive, tattili, cenestetiche, gustative) e i disturbi comportamentali di tipo disorganizzato (movimenti bizzarri e DENUDAMENTO). Tra i sintomi negativi vi sono la catatonia e la tendenza all’isolamento. La forma più frequente di psicosi è quella caratterizzata da un disturbo delirante associato ad allucinazioni.
Lo stato psicotico è una condizione che provoca la perdita del contatto con la realtà e porta chi ne è affetto ad agire comportamenti anomali che, a causa dell’assenza di critica dovuta alla compromissione intellettiva, possono risultare pericolosi.
I soggetti in preda al delirio ed alle allucinazioni possono mettere in atto comportamenti imprevedibili di tipo grossolanamente disorganizzato, ovvero condotte strane con carattere d’impulso, immotivate, irrazionali, inutili, insensate, assurde, tra queste si riscontrano smorfie, stereotipie, automatismi verbali, fughe senza meta, DENUDAMENTO, suicidio e delitti senza scopo (Ugo Cerletti, Scritti sull’elettroshock, Roberta Passione, Franco Angeli Editore).
Le modalità d’esordio della psicosi sono variabili, raramente una crisi psicotica si presenta all’improvviso, nella maggioranza dei casi, prima della vera e propria crisi psicotica, possono manifestarsi alcuni segnali quali: disturbi dell’umore, ritiro sociale, disturbi del sonno, ansia, incapacità a concentrarsi, ritualità comportamentali e pensieri ossessivi. Alcuni di questi segnali, essendo aspecifici, sono difficilmente individuabili come clinicamente rilevanti all’occhio inesperto di un familiare e spesso perfino a quello più esperto di un medico di base; altri segnali, quali possono esserlo i pensieri ossessivi, sono più specifici. Questi segnali sono indici di un esordio subacuto della malattia e, purtroppo, nella maggior parte dei casi, vengono identificati e gli viene attribuito un giusto significato solo a posteriori, solo dopo che la crisi psicotica si è manifestata nella sua interezza.
I pensieri ossessivi persecutori, che possono precedere una crisi, sono da equipararsi a prodromi e, come i deliri, hanno contenuti strettamente legati all’esperienza personale di chi li manifesta. Per quanto riguarda il loro contenuto, i pensieri ossessivi persecutori sono sovrapponibili alle tematiche del delirio persecutorio che il soggetto manifesta durante la crisi psicotica vera e propria.
Un soggetto affetto da psicosi necessita di una terapia specialistica. Nel caso una crisi si risolva spontaneamente, facilmente recidiva se il soggetto non viene sottoposto a terapia farmacologica.
Come già annunciato, il denudamento è una tra le anomalie del comportamento che possono manifestarsi nei soggetti psicotici (DSM- 5).
La casistica in merito è infinita, fotografie di soggetti nudi in stato psicotico vengono pubblicate quotidianamente sui giornali di tutto il mondo.
Il denudamento paradosso (paradoxical undressing) ed il letargo terminale (hide and die syndrome).
Il denudamento paradosso e il letargo terminale sono due fenomeni correlati alle morti per assideramento.
Molti casi di denudamento paradosso si sono manifestati tra i soldati italiani che, durante la seconda guerra mondiale, hanno partecipato alla campagna di Russia culminata nella tragica ritirata del Corpo alpino.
Secondo alcuni studi, si denudano fino al 50% delle vittime di ipotermia. Durante le fasi finali dell’ipotermia, o per la paralisi dei centri vasomotori che altera la percezione della temperatura corporea o per la vasodilatazione indotta da una paralisi dei nervi delle pareti dei vasi soggetti in precedenza a vasocostrizione che provoca un “hot flash” ovvero una nuova affluenza di sangue alle estremità, questi soggetti, già confusi e disorientati, si spogliano.
Molti casi di denudamento paradosso si sono manifestati tra i soldati italiani che, durante la seconda guerra mondiale, hanno partecipato alla campagna di Russia culminata nella tragica ritirata del Corpo alpino.
Negli stadi finali dell’ipotermia, inoltre, il 20% degli esseri umani mette in atto un comportamento istintivo conosciuto come “letargo terminale”.
In poche parole, gli esseri umani, nelle fasi terminali dell’ipotermia, durante le quali perdono il senso della realtà, cercano spazi ristretti dove ripararsi, come gli animali che vanno in letargo, e, proprio per questo motivo, le vittime dell’ipotermia vengono spesso trovate in luoghi angusti e inusuali (terminal burrowing behaviour).
Il letargo terminale rappresenta null’altro che un ultimo infruttuoso tentativo di questi soggetti, ormai in condizioni psichiche alterate (distacco dalla realtà), di proteggersi dalla perdita di calore.
A causa di questi fenomeni, “denudamento nelle psicosi”, “denudamento paradosso” e “hide and die syndrome”, i soggetti che muoiono in seguito all’ipotermia possono essere erroneamente ritenuti vittime di omicidi e di violenze sessuali, principalmente perché vengono ritrovati senza vita, nudi e semi occultati, lo sanno bene i medici legali che operano nei paesi in cui le morti per assideramento sono frequenti.
I casi di Elisa Lam, Gaia Pope e Larry Ely Murillo-Moncada
Il 19 febbraio 2013, il corpo nudo di Elisa Lam è stato trovato moderatamente decomposto in una cisterna dell’acqua posta sul tetto del Cecil Hotel di Los Angeles insieme ad alcuni suoi effetti personali (la chiave della sua stanza, l’orologio ed i suoi abiti). I genitori della ragazza ne avevano denunciato la scomparsa all’inizio del mese di febbraio 2013, ma le ricerche svolte dalla polizia non avevano dato i frutti sperati. Solo dopo che alcuni ospiti dello storico hotel si erano lamentati dello strano colore e dell’odore dell’acqua che usciva dai rubinetti, alcuni operai addetti alle cisterne fecero la macabra scoperta.
Elisa Lam, 21 anni, figlia di immigrati originari di Hong Kong, viveva a Vancouver e studiava alla British Columbia, nel gennaio 2013 decise di intraprendere un viaggio di piacere nella California del sud. Il 28 gennaio fu registrata allo storico Cecil Hotel di Los Angeles, inizialmente condivise una stanza al quinto piano con altre persone ma dopo 2 giorni, in seguito ai reclami degli altri ospiti che si lamentarono di alcuni suoi strani comportamenti, le fu assegnata una camera singola.
Il primo febbraio, i genitori, non riuscendo a contattarla, chiamarono la polizia di Los Angeles per denunciarne la scomparsa.
Dalle prime indagini emerse che la ragazza il giorno della scomparsa era stata vista dallo staff dell’albergo da sola e una telecamera di sicurezza l’aveva ripresa all’interno di un ascensore dell’hotel mentre si comportava in modo bizzarro. La ragazza aveva indosso gli stessi abiti poi ritrovati nella cisterna.
La polizia di Los Angeles, nonostante avesse perlustrato l’albergo e condotto i cani perfino sul tetto, non la trovò e, due settimane dopo la scomparsa, fornì alla stampa il video del 1 febbraio della telecamera di sicurezza di un ascensore dell’hotel che aveva ripreso Elisa per l’ultima volta. Nel video si vede la Lam entrare nell’ascensore, premere i pulsanti interni, poi uscire, parlare e gesticolare nel corridoio, mettersi le mani sulle orecchie, tornare a nascondersi nell’ascensore e poi uscire definitivamente.
Elisa, sebbene fosse sola in quell’ascensore e in quel corridoio, sembrava che cercasse di nascondersi e che parlasse con qualcuno, strani comportamenti che in seguito alle risultanze dell’esame medico legale e dell’autopsia psicologica si spiegarono facilmente.
Per quanto riguarda l’autopsia psicologica: a Elisa Lam era stato diagnosticato da tempo un disturbo bipolare, nessun tentativo di suicidio era mai stato registrato nella sua storia clinica, né alcuna ideazione suicidiaria, ma nei giorni precedenti alla sua scomparsa alcuni ospiti dell’hotel dove Elisa alloggiava, come già detto, si lamentarono di suoi strani comportamenti ed atteggiamenti quantomeno bizzarri erano stati registrati nel video della telecamera di sorveglianza dell’ascensore, questi dati permisero di concludere che ciò che si osserva in quel video non sono altro che i sintomi di una crisi psicotica acuta caratterizzata da: un evidente delirio persecutorio a causa del quale la ragazza tenta di nascondersi nell’ascensore; allucinazioni uditive a causa delle quali si copre le orecchie con le mani e allucinazioni visive che la inducono a parlare gesticolando con soggetti invisibili. Non c’è nulla di paranormale nei comportamenti di Elisa registrati nel video, sono semplicemente dovuti ai suoi disturbi psichici e non sono dissimili da quelli messi in atto nelle nostre strade dai clochard in preda alle allucinazioni.
L’autopsia, dopo aver escluso che quella morte fosse riconducibile ad un suicidio o ad un omicidio per l’assenza di traumi sul cadavere e di segni di violenza sessuale, concluse per una morte accidentale da annegamento.
Nel sangue della Lam non furono rilevati né alcool né droghe ma solo tracce e metaboliti di farmaci che la ragazza assumeva per il suo disturbo bipolare e di antidolorifici da banco.
La giovane Elisa Lam, raggiunse il tetto dell’hotel da una delle scale di sicurezza e in un ultimo tentativo di nascondersi ai suoi immaginari persecutori si calò dalla botola nella cisterna dove affogò, non prima di essersi denudata. Il fatto che Elisa si sia denudata non fa che confermarci che quella ripresa dalla telecamera di sorveglianza era una crisi psicotica.
— Il cadavere nudo di Gaia Pope, una ragazza di diciannove anni scomparsa il 7 novembre 2017 da Swanage, Dorset, Inghilterra, è stato trovato 11 giorni dopo, il 18 novembre, nascosto tra piante di ginestre e sottobosco su una scogliera dell’isola di Purbeck, a circa un miglio (1600 metri) di distanza dal luogo in cui la Pope era stata vista l’ultima volta.
Due giorni prima del ritrovamento del suo corpo, una squadra di soccorso aveva raccolto gli abiti di Gaia sempre nella stessa zona, una zona che era già stata ripetutamente perlustrata nei giorni precedenti in quanto era noto a chi cercava la Pope che lei amava recarsi su quelle scogliere.
La Pope, due giorni prima di allontanarsi, il 5 novembre, aveva scritto su Instagram un post rivelatore di un disturbo persecutorio: “Penso che la polizia stia intercettando il mio telefono. Lo devo spegnere fino a mercoledì… O verrò zittita e messa in cella #violenzasessuale”.
Dopo il ritrovamento del suo cadavere nudo, Gaia Pope è stata sottoposta ad autopsia psicologica. Familiari ed amici hanno riferito che la Pope soffriva di epilessia e di un disturbo post traumatico da stress dovuto ad una violenza sessuale risalente a due anni prima e che era in ansia perché temeva che l’autore della violenza, al momento in carcere, venisse rilasciato.
Il padre di Gaia ha riferito che nel periodo precedente alla scomparsa, sua figlia era “spaventata e confusa”.
Rosemary Dinch, l’ultima persona entrata in contatto con la Pope, ha riferito che, quando Gaia si era presentata a casa sua il giorno della scomparsa, “era chiaramente angosciata e ansiosa. Aveva caldo. Si era tolta la giacca, la camicia, la maglietta… se ne voleva andare, ma le ho detto di rivestirsi. Aveva addosso soltanto una piccola canottiera ed il reggiseno. L’ho abbracciata. Era chiaro che stesse male”.
La Pope si è allontanata e si denudata in preda ad una crisi psicotica. Il fatto che il suo corpo sia stato ritrovato in un’area particolarmente accidentata e di difficile accesso è la riprova che Gaia intendeva nascondersi ai suoi immaginari persecutori.
La zona dove è stato trovato il cadavere della Pope è battuta dal vento. Nella notte del 7 novembre 2017, le temperature minime non hanno superato i 4 gradi. Un’esposizione prolungata a temperature inferiori ai 10 gradi centigradi produce uno scompenso termico, detto ipotermia, che può condurre a morte per assideramento, come in questo caso.
— Nel luglio 2019, alcuni operai addetti alla rimozione di un freezer in disuso da un ex supermercato dello Stato americano dello Iowa hanno trovato il cadavere di un ragazzo scomparso circa 10 anni prima, Larry Ely Murillo-Moncada, 25 anni. Il 28 Novembre 2009, durante una tempesta di neve, Larry Ely Murillo-Moncada si era allontanato a piedi da casa senza scarpe, né calzini. I parenti avevano riferito a chi indagava sulla sua scomparsa che il ragazzo aveva allucinazioni uditive, sentiva delle voci, appariva disorientato, impaurito e credeva che qualcuno lo seguisse, tutti segnali che Larry Ely Murillo-Moncada era in preda ad una crisi psicotica quando è fuggito di casa e si è nascosto ai suoi persecutori sopra il frigorifero del supermercato dove lavorava, dietro il quale è caduto ed è poi morto per assideramento.
Fonti
Hirvonen J. (1977), Hartwig S., Suicidal burrowing behavior, a special kind of the “hide and die syndrome”
Tsokos M. e Sperhake Jan P., Forensic Pathology Reviews, Springer, Berlin, 2004
Wikipedia, Hypothermia
Foto denudamento Dan Motrescu Londra: https://www.dailymail.co.uk/news/article-2239079/Naked-Whitehall-man-Dan-Motrescu-demands-deported-Ukraine.html?fbclid=IwAR055R2mq3m1mStsTsNn0I3TLUNMjwaYjRiKe2MigrDZsuzwj1R7Cd9U4rg
Articolo di Ursula Franco
Ursula Franco è medico e criminologo, è allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis, si occupa soprattutto di morti accidentali e incidenti scambiati per omicidi e di errori giudiziari. È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi. Dall’ottobre 2019 è consulente dell’avvocato Giovanni Pellacchia, difensore di Paolo Foresta.