“L’analisi forense e il ruolo del tecnico serraturiere”
Vi è mai capitato di andare in un negozio di ferramenta per richiedere un duplicato della chiave della porta di casa o di un lucchetto e poi, provandola, accorgervi che non funzionava?
Eppure, guardandola di profilo o sovrapponendola all’originale, sembrava identica, apparentemente…!
In questo caso, sarete tornati nel negozio di chiavi lamentandovi del problema con il serraturiere, che con un paio di colpetti di lima avrà certamente risolto l’inconveniente.
Evidentemente, fra l’originale e il duplicato c’era una piccolissima differenza, così minuscola da sfuggire al vostro occhio inesperto.
Avrete poi sicuramente visto in qualche film, il ladro di turno o la spia di qualche servizio segreto aprire con totale tranquillità, destrezza e rapidità la serratura di una porta oppure di una cassaforte, usando dei piccoli utensili metallici (spesso costruiti sul momento) che in gergo tecnico si chiamano grimaldelli. Ecco, queste cose non accadono soltanto nei film, ma anche nella realtà quotidiana, sia in contesti criminali (furti in appartamenti) che in contesti perfettamente legali (ad esempio il serraturiere chiamato ad aprire una serratura della quale si è persa la chiave).

Ladro alle prese con i grimaldelli
A questo punto una domanda sorge spontanea: come è possibile aprire una serratura usando dei grimaldelli, che alla fine sono dei semplici stiletti di acciaio, che spesso neanche assomigliano lontanamente ad una chiave, quando la stessa serratura rifiuta caparbiamente di funzionare con una chiave che si differenzia dall’originale solo per una invisibile minuzia.
La risposta a questa domanda è incredibilmente semplice: la tolleranza meccanica, unita ovviamente all’esperienza e alla sensibilità di chi sta operando la manipolazione della serratura.
Parlando poi del settore delle indagini forensi, mettiamoci nei panni di un investigatore che sta indagando su un caso di presunto furto in appartamento, dove non si evidenziano tracce di scasso visibili (uso di trapani, leve, crick). Molto probabilmente l’apertura della serratura è stata effettuata da un ladro esperto con l’utilizzo dei grimaldelli…Ma in questo caso come si può dimostrare? È possibile trovare le tracce dell’azione dei grimaldelli?
Partiamo dalla considerazione che le chiavi sono realizzate in un metallo relativamente tenero (generalmente ottone nichelato) allo scopo di limitare l’usura dei meccanismi interni della serratura, in particolare di quegli elementi che ne costituiscono il codice univoco di apertura. Se questi elementi subissero un veloce logoramento a causa delle ripetute frizioni con una chiave troppo “dura”, in breve tempo si modificherebbe il loro profilo fino a non riconoscere più la chiave originale con la conseguenza che la serratura non si aprirebbe.
Al contrario delle chiavi, gli strumenti per la manipolazione delle serrature, ossia i grimaldelli, sono realizzati con dimensioni ridotte e spessori tali da introdursi facilmente nel canale della chiave, allo scopo di allinearne, dopo vari tentativi, i meccanismi interni come farebbe la chiave originale.
Proprio a causa del loro modesto spessore, i grimaldelli vengono realizzati in acciaio armonico, in modo da risultare abbastanza elastici e resistenti agli sforzi cui sono sottoposti, senza piegarsi o deformarsi divenendo così inservibili.
Le tracce lasciate dalle chiavi all’interno delle serrature, nei punti di contatto con i meccanismi interni di codifica, hanno l’aspetto di abrasioni lucide e sfumate, dello stesso spessore della chiave stessa, conseguenza delle ripetute manovre di apertura/chiusura.
Diversamente, le tracce prodotte da grimaldelli che hanno manipolato la serratura, proprio per la loro conformazione, hanno l’aspetto di graffi netti e sottili, pari allo spessore del grimaldello stesso. Inoltre, in molti casi, tali tracce rimangono in punti dove la chiave non avrebbe potuto arrivare, dimostrandone così l’origine “anomala”.
Sarà quindi compito di un eventuale consulente tecnico rilevare le tracce di una manipolazione illecita della serratura.
Chi può richiedere la consulenza di un esperto in serrature?
Certamente le compagnie assicurative che stanno svolgendo accertamenti su un presunto furto in appartamento, nel quale sia in corso di validità una polizza assicurativa stipulata a copertura di un simile evento e dove non sono presenti evidenti segni di scasso. In simili circostanze, la compagnia assicurativa invierà il suo perito, che se è competente in materia, troverà all’interno della serratura le evidenti tracce di manipolazione lasciate dai grimaldelli, tracce invisibili ad un occhio impreparato e senza gli adeguati strumenti tecnici investigativi.

Danneggiamento del pistone della serratura provocato dall’uso del grimaldello. Foto scattata al microscopio elettronico a scansione
Cosa potrebbe accadere invece se il perito non evidenziasse nessuna traccia di scasso?
La situazione potrebbe ribaltarsi addirittura sul cliente della compagnia assicurativa, in quanto si potrebbe configurare – a seguito di ulteriori accertamenti – un tentativo di frode da parte del cliente, con la simulazione di un furto in realtà mai avvenuto.
Oppure la compagnia potrebbe rivelare una cattiva custodia del bene da parte dell’assicurato (quella che il Codice Civile definisce “diligenza del buon padre di famiglia”), che ad esempio abbia trascurato di dare le mandate alla serratura, chiudendo semplicemente la porta a scatto e facilitando in tal modo l’ingresso dei ladri con il ben noto e semplice metodo della “lastra fotografica”. In questo caso, il cliente assicurato potrebbe rischiare di non ottenere il risarcimento del danno subito, proprio a causa della sua “leggerezza”.
L’esperto serraturiere può inoltre essere chiamato come consulente tecnico in cause civili e penali, oppure rivestire il ruolo di CTU (nell’ambito civile) o di perito del Giudice (nell’ambito penale).
Un settore estremamente interessante, quello delle indagini forensi sulla manipolazione delle serrature…
Avete presente, ad esempio, quelle morti ambigue dove il cadavere viene rinvenuto in un appartamento con la porta chiusa dall’interno, ed il caso viene quindi rapidamente liquidato come morte naturale/accidentale oppure come suicidio?
L’analisi forense delle serrature potrebbe rimettere tutto in discussione e…stupirvi!
Articolo di Claudio Ballicu e Paolo Mugnai
Fonti
Foto copertina serraturiere: https://www.icim.it/serraturieri-e-tecnici-di-casseforti-uni-11557/
Foto ladro con grimaldelli: https://wazoosurvivalgear.com/blogs/survival-skills/5-myths-of-lock-picking-stripping-away-the-myths-of-this-survival-skill
Foto pistone danneggiato da grimaldello, ingrandimento con microscopio elettronico a scansione: https://www.goeth.com/it/prestazioni/accertamenti-di-serrature-e-cilindri-a-profilo/
Claudio Ballicu, esperto in analisi forense delle serrature, è CTU presso il Tribunale Civile di Roma ed iscritto all’albo dei Periti del Tribunale Penale.