“La leggenda dei gas soporiferi impiegati nei furti d’appartamento”

Ci sono molte credenze popolari che da anni colpiscono l’immaginario collettivo e che spesso distorcono la realtà.

Forse quella più tangibile è che, contrariamente alla credenza popolare, la maggior parte dei furti con scasso non si verificano affatto di notte. Infatti la maggior parte dei ladri ovviamente non vuole rischiare di incontrare qualcuno, quindi proverà ad entrare nelle case quando è più probabile che le persone siano al lavoro e che nessuno sia presente in casa. Le ore più comuni per un furto con scasso infatti sono tra le 6 e le 18.

Queste credenze popolari spesso aiutano i ladri che infatti fanno affidamento sull’idea che di giorno non siano attivi e aspettino la notte per entrarci in casa.

C’è inoltre l’ideologia collettiva che un ladro sia riconoscibile, viaggi con attrezzi da scasso, piede di porco in mano, si vesta in modo trasandato, con sguardo truce e desti sospetti solo a guardarlo.

Ricordiamoci che, in genere, il ladruncolo d’appartamento non è uno sprovveduto, conosce i nostri orari, si apposta, perlustra la zona e spesso va a colpo sicuro. Quasi sempre lo fa di giorno e non di notte.

Colpisce moltissimo però il racconto di quelli a cui hanno svaligiato la casa mentre dormivano: “eravamo in casa e non ci siamo accorti di niente” è la tipica affermazione che spesso sentiamo dire. Ma come avranno fatto? Sicuramente avranno usato qualcosa per farci dormire profondamente, un gas anestetico o meglio un gas soporifero.

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Il punto è che non esiste un gas “soporifero” in grado di essere immesso in una stanza o in una casa magari attraverso l’impianto di areazione e che sia in grado di mandare nel mondo dei sogni le persone che abitano lì dentro.

Gli anestetici per inalazione utilizzati in medicina si possono dividere in due gruppi:

1) Gassosi: Sono sostanze che a pressione e a temperatura ambiente si trovano allo stato gassoso. Fanno parte di questo gruppo, oltre a quello attualmente molto utilizzato ovvero il protossido d’azoto (gas esilarante), anche altri gas anestetici quali l’etilene, che però non è più utilizzato a causa del suo sgradevole odore e della sua infiammabilità. Questi gas per avere un buon effetto devono raggiungere concentrazioni del 70/80%.

2) Volatili: sono alcuni composti che, a temperatura ambiente, si trovano allo stato liquido e vengono poi vaporizzati in speciali apparecchi ove si miscelano al momento dell’impiego con una corrente gassosa, in genere costituita per il 40% da ossigeno e per il 60% da N2O. Le concentrazioni di queste molecole nella miscela anestetica variano dallo 0,5% al 2,5%. Tra i volatili si utilizzano principalmente l’enflurano (o etrano) e l’isoflurano (oforano).

Altri esempi classici di anestetici volatili sono il cloroformio ed l’etere etilico, che pur avendo una connotazione storica ed essendo molto utilizzati in film e sceneggiati, sono nella pratica inutilizzabili. Il classico batuffolo di cotone imbevuto, messo sulla bocca del malcapitato che si addormenta istantaneamente, non ha niente di logico o di scientifico, poiché tali gas oltre ad avere un odore acre e pungente (con il loro utilizzo la persona si sveglierebbe all’istante), la loro azione soporifera è tutt’altro che istantanea.

Sia nel caso di anestetici volatili che gassosi, sorgono evidenti problemi per l’utilizzo da parte di un ladro d’appartamento. Nel caso si volessero saturare una o più stanze con un anestetico gassoso e.g. il protossido d’azoto, il processo sarebbe molto lento e la quantità di gas enorme, basti pensare che una stanza di dimensioni medie è di circa 50 mc. Quindi si dovrebbero immettere almeno 40 mc di gas in una stanza, senza considerare la dispersione che avverrebbe nel frattempo. 40 mc di gas (ovvero 40.000 litri) corrispondono a 20 bombole da 20 litri caricate con 200 atmosfere! Dubito che un ladro si possa portare dietro un tale armamentario.

Nel secondo caso in teoria sarebbe relativamente più semplice, ma il ladro dovrebbe dotarsi di tutto l’apparato per vaporizzare e miscelare l’anestetico nonché di maschera per applicarla sul viso del malcapitato, sperando che nel frattempo non si svegli.

Altri esempi di modalità con le quali si possono anestetizzare o meglio rendere inoffensive le persone, sono l’uso del BZ (3-chinoclidinile benzilato) e di alcuni derivati del fentanyl, utilizzati probabilmente dai servizi segreti Russi nella crisi degli ostaggi in Cecenia (Dubrowka).

Il BZ, è un agente chimico di derivazione militare. Sintetizzato nel 1951 nei laboratori Hoffmann-La Roche, iniziò ad essere utilizzato come arma bellica agli inizi degli anni ’60 dagli Stati Uniti. È un composto inodore, solubile in acqua e in solventi organici, estremamente persistente nell’ambiente. Il BZ, ingerito o inalato, blocca l’azione dell’acetilcolina e le normali funzioni superiori del sistema nervoso, quali la memoria, il pensiero logico, l’attenzione e la comprensione. Altri disturbi sono: allucinazioni, atassia, disturbi psicologici, isteria, tachicardia.

Il fentanyl è un oppiaceo molto potente (100 volte più della morfina) ed esistono molti suoi derivati ancora più potenti (fino a 10.000 volte più della morfina). È spesso utilizzato per le anestesie in associazione con altri farmaci. Difficilmente però può essere utilizzato come anestetico inalatorio in quanto è una sostanza solida con un alto punto di ebollizione.

Oltre alle difficoltà tecniche di eseguire un furto in un appartamento dopo aver indotto il sonno dei suoi abitanti, esiste anche un ulteriore problema: indurre il sonno mediante una sostanza gassosa o volatile non è un’azione priva di rischi. Lo mostra l’esempio del teatro di Dubrovka dove morirono circa 200 persone tra terroristi e ostaggi a causa del gas. Non è affatto facile (neanche per forze specializzate come quelle intervenute in quel caso) ottenere concentrazioni precise nell’aria e gli agenti soporiferi utilizzabili come il BZ e i derivati del fentanyl, sono sì molto efficaci (ad azione rapida, potenti, inodori), ma estremamente pericolosi. Motivo per cui un ladruncolo mai rischierebbe di uccidere una persona, mentre se scoperto durante un furto, in genere si limiterebbe a fuggire o al massimo rimarrebbe in carcere pochi mesi. Senza contare poi che BZ o derivati del Fentanyl sono di difficilissima reperibilità e probabilmente solo a disposizione di corpi speciali militari.

In conclusione le storie spesso raccontate o scritte nei giornali di persone addormentate da potenti gas soporiferi sono soltanto leggende, in quanto dal punto di vista tecnico è quasi impossibile e dal punto di vista legale sarebbe un rischio troppo grosso. Infatti un ladruncolo difficilmente rischierebbe pene molto alte per svaligiare una casa della quale probabilmente non conosce neanche le possibili ricchezze da rubare.

Tuttavia un insieme di ignoranza da parte degli investigatori (basterebbe un’analisi delle urine per vedere se si è stati esposti all’effetto di qualche sostanza soporifera), suggestione e voglia di sparare notizie sui giornali, fanno sì che queste leggende si diffondano sempre più e terrorizzino le persone. Un esempio è il caso del furto che ha subito il famoso pilota di Formula 1 Jenson Button, nella cui casa si sono introdotti nottetempo i ladri e hanno trafugato beni di valore per un totale di oltre 300000 €. Il solo anello regalato alla moglie valeva 250.000€!

Riporta il SUN “Lui (Jenson Button n.d.r.) e la polizia sono convinti che sia stato addormentato con il gas introdotto nell’impianto di condizionamento dell’aria mentre era a letto con la moglie e mentre oltretutto anche tre loro amici, che erano in vacanza con loro, dormivano in altre stanze. Negli ultimi cinque anni sta diventando un modo sempre più comune per abili criminali di svaligiare le proprietà più costose in zona senza essere disturbati. Racconta Button: I ladri erano nella stessa stanza con me e Jessica, hanno aperto tutti i cassetti ma non sono stati affatto disturbati perché gli effetti del gas hanno dato mano libera. Ci siamo accorti di quanto accaduto al mattino quando ci siamo svegliati intontiti. È stata un’esperienza terrificante per noi sapere che questi criminali erano effettivamente nella nostra stanza. La polizia ha riportato che questo è diventato un problema crescente nella regione, con i ladri che si spingono fino a gasare le loro vittime attraverso le unità di condizionamento prima di irrompere in casa.”

Ci si chiede: ma come è possibile allora che i ladri entrino nelle case senza svegliare chi ci abita? La risposta è semplice, prima di tutto non sempre riescono ad agire non svegliando i proprietari, ma fanno dei rumori più o meno grandi. In questo caso i ladri in genere scappano e la cosa finisce lì non facendo neanche notizia (a me è capitato 3 volte). In altri casi bisogna considerare che un ladro di solito fa questo mestiere di professione, sa dove colpire, se lo fa di notte, lo fa nei momenti in cui è dimostrato che le persone dormono più profondamente (dalle 3 alle 5), si apposta per studiare i movimenti delle famiglie e cosa più importate ha imparato ad agire non facendo alcun rumore. Chiaramente non entra in casa rovesciando cassetti e sbattendo le porte degli armadi. Non ultimo chi subisce questo tipo di furto prova un certo senso di colpa e di vergogna e tende a giustificarsi dicendo: “non ho sentito niente eppure erano a pochi centimetri dal mio letto devono avere usato i gas!”

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Articolo di Ranieri Rossi 

Fonti

Farmacologia generale e Clinica. Katzung B.G. et al Piccin Editore

Foto Alliance: https://www.ageallianz.it/noci739/article/319/IT

Foto ipotesi furto con gas soporiferi: https://www.thesun.co.uk/archives/news/158719/f1-jenson-gassed-in-300k-robbery/

https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_del_teatro_Dubrovka

https://it.wikipedia.org/wiki/Fentanyl


Ranieri Rossi, socio fondatore dell’Associazione O.I. Obiettivo Investigazione.
Professore di Farmacologia e Tossicologia presso l’Università degli studi di Siena.